Amici, colleghi e cultori del nonsenso. Da qualche mese va avanti a Viterbo una causa giudiziaria ai danni di Gesù Cristo. Luigi Cascioli, agronomo e pensionato, ex seminarista, autore del libro "La favola di Cristo", ha denunciato il parroco don Enrico Brighi per "abuso di credulità popolare" e "sostituzione di persona", invitandolo a dimostrargli la prova dell'esistenza di Gesù. Questa mattina su Il Foglio viene ripreso un articolo di Mattia Feltri, pubblicato dalla Stampa, sabato 30 aprile.
La sua figura è stata costruita per motivi truffaldini dalla Chiesa cattolica sfruttando ed edulcorando la turbolenta biografia di Giovanni di Gamala, figlio di Giuda, giovanotto animato da sentimenti patriottici e antiromani.
Al di là dell'essere credenti e atei, questa credo che sia una delle tante prove che il nonsenso esista e sia praticato involontariamente da adulti.
Nel suo libro, Cascioli dimostra storicamente che Gesu Cristo non è mai esistito, basandosi su ricostruzioni e testimonianze. Ma la sicurezza con cui sfoggia la sua tesi - a mio avviso comunque non dimostrabile in ogni suo punto come quella contraria dell'esistenza storica di Cristo - fa crollare le basi stesse su cui si poggia.
lunedì, maggio 09, 2005
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3 commenti:
ahah ho già sentito parlare della storia... l'aspetto senz'altro più divertente è che per denunciare quello che lui ritiene un abuso di credulità popolare, ha finito per denunciare il suo parroco, nonché suo amico (almeno una volta)... grande, geniale
Pensa che adesso lo stesso Cascioli ha ricusato il giudice perché cattolico e, quindi, a suo avviso in evidente conflitto di interessi.
Allora il parroco iscritto nel registro degli indagati ha detto : "Se viene scelto un giudice ateo, lo ricuso anch'io"
Fate bene a ridere. Ora, però, trattenetevi: quali prove, in Tribunale, il denunciante Luigi Cascioli ha portato un libro scritto da... Luigi Cascioli.
Roba da scompisciarsi.
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