martedì, maggio 03, 2005

Milan-Juventus in mano ai bagarini

Sono reduce da una nottataccia passata in fila al Milan Point di Piazza XXIV Maggio. Dalle 4.30 ho atteso assieme ad altri mille tifosi (non credo che tutti fossero rossoneri) l'apertura della biglietteria. Alle 9.30, con i corpi stretti l'uno sull'altro, abbiamo sentito un urlo perché là davanti qualcuno aveva iniziato a vendere i preziosi tagliandi che, probabilmente valgono più della finale di Instambul dato che era dal 1994 che Milan e Juventus non se la giocavano così fino in fondo. Dopo un'ora di spintoni, 900 tifosi scoprono (me compreso) che i biglietti erano esauriti!

Incredibile! Dato che il regolamento prevede che ad ogni persona spettano al massimo due biglietti, in 900 abbiamo dedotto che il Milan Point ha venduto solo 200 biglietti freschi di zecca per il match clou del campionato. Così, la piccola posta in palio è finita nelle mani dei primi 100 nottambuli e, soprattutto, di una decina di bagarini arrivati in Piazza XXIV Maggio poco prima dell'apertura della biglietteria.

Poi, con uno strozzato accento napoletano, vestiti sporchi (molto più di nostri che abbiamo passato la notte per terra seduti su cartoni allestiti per l'occasione) e facce riconoscibili, i bagarini trionfavano alle nostre spalle. In tasca avevano un malloppo di biglietti. A vederli bene, mi è sembrato ad un tratto che avessero rapinato il Milan Point. Invece, erano lì, tranquilli, a parlare con le guardie mentre noi giovani tifosi, studenti e lavoratori protestavamo senza voce e con tanto sonno.

Delusi, ci siamo allontanati consci del nostro vano potere. Milan-Juventus è in mano ai bagarini come tutte le grandi sfide. Non i napoletani, ma quelli che lavorano dietro i banconi del Milan-Point e che, chissà per quale ragione (il dubbio resta per i non maliziosi) fanno il loro gioco.

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