lunedì, maggio 30, 2005

Intervista a "MadDog" Hall il padre dell'Open source

Quando lavorare è un hobby è davvero un piacere. Lo è stato senza dubbio in questo caso, quando sono andato al Linux World Expo a Milano e ho incontrato Jon "MadDog" Hall, il padre mondiale del movimento Open source.
Abbiamo chiacchierato e ho pubblicato sul mio portale (www.itnews.it) che tratta temi riguardanti la new economy e l'Information Technology più in senso stretto, l'intervista esclusiva.

I fan del Pinguino, e non solo, sono invitati a leggere questa preziosa intenzione di fare giornalismo.

Grazie
http://www.itnews.it/news/2005,203,hp,0530,,,182516.html
vlops

Intervista a Vito Lops su .Com

Sabato, il quotidiano .Com ha pubblicato un'intervista che il giornalista Giuseppe Gaetano ha fatto al sottoscritto sugli scenari della comunicazione e le nuove frontiere della Rete.

Sul sito www.puntocomonline.it potete trovare il pdf

martedì, maggio 24, 2005

Linux, intervista al guru "Maddog"

Il movimento Open source significa, al di là di tante altre cose che si leggono in giro, grande spirito di comunità e umiltà. Oggi ne ho avuto una piacevole, diretta conferma.
Sono andato al Linux World Expo di Milano con l'unico obiettivo di intervistare John Maddog Hall, il guru di Linux, a capo di Linux International, l'organizzazione mondiale che promuove il Pinguino.
Inizialmente, senza alcun appoggio di pr vari e appuntamenti, ho pensato che la missione fosse impossibile.
Dopo un girovagare di un'oretta, guardo un un uomo che assomiglia a Maddog.
http://en.wikipedia.org/wiki/Jon_%22maddog%22_Hall
Anzi, era lui. Mi avvicino e gli chiedo se potevo fargli qualche domanda. E lui, con grande tranquillità, mi risponde "Only ten minutes".

Dopo siamo andati in giardino. Il registratore pronto. Il microfono anche e John Maddog mi ha raccontato la sua storia, quella di Linux e dell'Open source.
Alla fine ci siamo fatti una foto con il mio Motorola. Poi lui ha voluto conservarne una per lui e ha estratto la sua digitale e ha chiesto a due visitatori di fotografarci.

Un gesto di grande umiltà. Uno dei padri di Linux mi ha abbracciato e ha voluto fare una foto con me. Ci siamo scambiati l'email. Spero di risentirlo e, perché no, che non nasca un'amicizia. Per ora, so soltanto e per certo che il genio di Maddog è una grande persona.

Presto pubblicherò l'intervista...anche su questo blog.
Vlops

lunedì, maggio 16, 2005

Babbo Natale

Questa è la storia di una ragazza che si chiama Carla T. Sì, è brava, educata, gentile, corretta, sincera e, il martedì, sabato e domenica è anche molto oreri. Va bene. Ma quella stessa ragazza, gentil frequentatrice di locali di plastica è andata un giorno Londra. E lì tutto è cambiato.

Da allora ha cominciato ad affiggere sui muri dei poster con la scritta:

"Cari bambini bravi, è mio dovere informarvi che Babbo Natale non esiste! Non esiste il suo vestito rosso, la barba bianca e non esistono nemmeno le sue renne!"

Molti bambini, dopo aver letto i manifesti, sono scoppiati in lacrime e hanno tempestato di domande i genitori, ignari dell'accaduto. Adesso la situazione è fuori controllo. I ragazzi si rifiutano di andare a scuola. La città è allo sbaraglio.

L'attacco alla favola è cominciato nel quartiere Greenwich. Ma quando la ragazza è passata a Notting Hill, le autorità hanno deciso di prendere seri provvedimenti. E adesso è ricercata.

Se qualcuno sa dove si trova è pregato di segnalarlo in questo blog.

Oreri

Bighelloni, fancazzisti, oreri. Valentina Protasoni, nata a Pavia il 4 aprile del 1985 (ma già professionista della comunicazione), trasferitasi po-po-poi per motivi di lavoro in quel di Gallarate (tra Gobba e Gorgonzola - vicino anche se vogliamo ecco Cascina de Pecchi) questa mattina sta facendo l'oreri.

Indovinate pure cos'è!

giovedì, maggio 12, 2005

Frasi al bus

Questa mattina, sulla 90 (da Piazzale Lotto a Piazzale Lodi), occhi semichiusi (ah questo caffé decaffeinato) ho letto su un sedile questa scritta: "Non mangiare cadaveri è il minimo che possiamo fare".

Allora mi sono chiesto, e rimando la questione a tutti, che senso ha una frase genere. Letta da sinistra verso destra probabilmente alcuno, ma letta in senso antiorario potrebbe essere filosofia allo stato puro. Del nonsenso, s'intende.

martedì, maggio 10, 2005

Le Crociate

L'ultimo kolossal di Ridley Scott non merita più di 5.
Nel racconto, ci sono molte caratteristiche tipiche del cinema postmoderno (citazionismo - Il gladiatore -, intestardimento su dettagli insignificanti, sangue, dissolvenze, ecc.) ma, tuttosommato, il film non esce dai canoni di un prodotto tipicamente commerciale destinato unicamente a fare incasso e ad allettare i teen ager.
Troppi gli stereotipi, forzatissima la struttura Protagonista-Antagonista-Principessa.

Inoltre, la truduzione italiana del titolo originale "Kingdom of Heaven" in "Le Crociate" è senza dubbio artefatto perché il film si rifa alla conquista di Gerusalemme da parte dei musulmani mentre storicamente le crociate rappresentano le battaglie con cui i cristiani cercano di riconquistare la città santa.

Spettacolare sì in alcuni momenti. Troppo lungo.
Confermo 5.

lunedì, maggio 09, 2005

Processo a Gesù Cristo

Amici, colleghi e cultori del nonsenso. Da qualche mese va avanti a Viterbo una causa giudiziaria ai danni di Gesù Cristo. Luigi Cascioli, agronomo e pensionato, ex seminarista, autore del libro "La favola di Cristo", ha denunciato il parroco don Enrico Brighi per "abuso di credulità popolare" e "sostituzione di persona", invitandolo a dimostrargli la prova dell'esistenza di Gesù. Questa mattina su Il Foglio viene ripreso un articolo di Mattia Feltri, pubblicato dalla Stampa, sabato 30 aprile.

La sua figura è stata costruita per motivi truffaldini dalla Chiesa cattolica sfruttando ed edulcorando la turbolenta biografia di Giovanni di Gamala, figlio di Giuda, giovanotto animato da sentimenti patriottici e antiromani.

Al di là dell'essere credenti e atei, questa credo che sia una delle tante prove che il nonsenso esista e sia praticato involontariamente da adulti.

Nel suo libro, Cascioli dimostra storicamente che Gesu Cristo non è mai esistito, basandosi su ricostruzioni e testimonianze. Ma la sicurezza con cui sfoggia la sua tesi - a mio avviso comunque non dimostrabile in ogni suo punto come quella contraria dell'esistenza storica di Cristo - fa crollare le basi stesse su cui si poggia.

martedì, maggio 03, 2005

Milan-Juventus in mano ai bagarini

Sono reduce da una nottataccia passata in fila al Milan Point di Piazza XXIV Maggio. Dalle 4.30 ho atteso assieme ad altri mille tifosi (non credo che tutti fossero rossoneri) l'apertura della biglietteria. Alle 9.30, con i corpi stretti l'uno sull'altro, abbiamo sentito un urlo perché là davanti qualcuno aveva iniziato a vendere i preziosi tagliandi che, probabilmente valgono più della finale di Instambul dato che era dal 1994 che Milan e Juventus non se la giocavano così fino in fondo. Dopo un'ora di spintoni, 900 tifosi scoprono (me compreso) che i biglietti erano esauriti!

Incredibile! Dato che il regolamento prevede che ad ogni persona spettano al massimo due biglietti, in 900 abbiamo dedotto che il Milan Point ha venduto solo 200 biglietti freschi di zecca per il match clou del campionato. Così, la piccola posta in palio è finita nelle mani dei primi 100 nottambuli e, soprattutto, di una decina di bagarini arrivati in Piazza XXIV Maggio poco prima dell'apertura della biglietteria.

Poi, con uno strozzato accento napoletano, vestiti sporchi (molto più di nostri che abbiamo passato la notte per terra seduti su cartoni allestiti per l'occasione) e facce riconoscibili, i bagarini trionfavano alle nostre spalle. In tasca avevano un malloppo di biglietti. A vederli bene, mi è sembrato ad un tratto che avessero rapinato il Milan Point. Invece, erano lì, tranquilli, a parlare con le guardie mentre noi giovani tifosi, studenti e lavoratori protestavamo senza voce e con tanto sonno.

Delusi, ci siamo allontanati consci del nostro vano potere. Milan-Juventus è in mano ai bagarini come tutte le grandi sfide. Non i napoletani, ma quelli che lavorano dietro i banconi del Milan-Point e che, chissà per quale ragione (il dubbio resta per i non maliziosi) fanno il loro gioco.