Maghi e prestigiatori sono avvisati. La scienza ha raggiunto il risultato che essi ottengono da anni ricorrendo all'illusione, o al baro. Lottando tra materia e antimateria gli uomini in camice bianco hanno vinto una nuova sfida nel misterioso mondo delle particelle rosicchiando il terreno finora appanaggio degli uomini col cilindro nero. Dai laboratori della Duke University (Usa) è stato forgiato il mantello che rende gli oggetti invisibili. Sì, come quello di Harry Potter per interdersi. Ma se nel film si trattava di uno effetto speciale, l'invenzione di David Smith è reale.
Per capire di cosa si tratta bisogna partire dai "metamateriali" creati ad hoc dal gruppo di ricercatori americani. Vale a dire materiali con proprietà elettriche e magnetiche alterate (e sconosciute). Una formula che ha fatto sparire in una manciata di attimi un cilindro di rame da un tavolo non appena il "metamantello" è stato posato sull'oggetto, irradiato da onde elettromagnetiche molto piccole. Come agisce? In pratica il mantello non fa rimbalzare le onde elettromagnetiche ma funge da ostacolo e le devia. Agisce esattamente in maniera opposta alla percezione dei nostri occhi. Infatti gli oggetti normalmente oggi sono distinguibili perché la luce "visibile", una radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda che va da circa 300 nm a 700 nm, rimbalza sugli oggetti permettendo all'occhio umano di percepirli.
In base a questo nuovo principio - che non ha nulla a che spartire con gli aerei invisibili americani che invece assorbono le radiazioni o con una serie di altri pluridecennali esperimenti che inseguono invano il mito dell'invisibilità - la strada tracciata da David Smith sembra essere quella giusta. Per avvicinarci sempre più al mondo in stile Blade Runner, ipotesi paventata da molti neoilluministi ma che la scienza, invenzioni alla mano, rende sempre più probabile. Peccato, ma del resto non poteva essere altrimenti, che la scoperta che manda in pensione tutti i David Copperfield che praticano nel pianeta verrà però utilizzata per scopi militari. Prima di rimbalzare sulla sfera pubblica elettronica.
domenica, ottobre 22, 2006
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