lunedì, dicembre 12, 2005

Squilla Google

La partita a scacchi è cominciata. Google ha portato avanti un pedone per liberare campo nell'assalto al Re. Questa volta la fortezza da conquistare è una fetta del business della telefonia mobile. Nell'era della crossmedialità tutto è lecito. Fatto sta che il motore di ricerca più noto della Rete ha lanciato un servizio che permette di inviare Sms a chi ha bisogno di informazioni ma, in un dato momento, non ha la possibilità di collegarsi a Internet. In sostanza Google Send to Phone, questo il nome del servizio, fa al caso di chi si trova fuori casa o ufficio e chiede a qualcuno di trovargli una informazione o un indirizzo su Internet. La novità consiste nel fatto che il messaggio di risposta di chi è in possesso dell'informazione richiesta può essere inviato via Sms direttamente da Google, facilitando la comunicazione tra i due individui.

Il servizio, disponibile al momento solo negli Stati Uniti (ma nelle intenzioni della società di Mountain View è prevista a breve un'estensione anche in Europa) gira solo su Firefox, installato su Windows o Macintosh non fa differenza. E, nel mondo dell'It, sta a significare due cose:

1) dopo l'ingresso nel Voip con Google Talk, il motore di ricerca bussa alla anche alla porta della telefonia mobile;

2) con questa mossa, oltre a sperare di rimpolpare il fatturato di 3 miliardi di dollari e la capitalizzazione in Borsa di 100, Larry Page e Sergey Brin cercano anche di indebolire un diretto avversario nel pianeta della web-ricerca, Microsoft, rendendo incompatibile il servizio con il browser Internet Explorer di Bill Gates. Insomma, da certe parti, niente è lasciato al caso.

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