venerdì, marzo 24, 2006

Politiche

Dopo aver riflettuto un po', dopo aver visto il duello in Tv tra Prodi e Berlusconi, dove aver letto il passato nebuloso di Prodi all'Iri, dopo aver visto lo scatto del Berlusconi in versione "Zoppas li fa e nessuno li distrugge" su Della Valle, dopo aver letto la recensione del film di Nanni Moretti (che già dal nome "Il Caimano" profonde stanchezza) sono arrivato alla mia conclusione: non voterò il 9 aprile.

E da oggi mi autoiscrivo al partito degli "Indecisi convinti"..

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che, alla fine, l'astensione sia una scelta sbagliata. Dovremmo adottare un metodo molto semplice, seguendo il consiglio di Sartori: mettiamo da parte il "voto fiducioso" e scegliamo il "voto punitivo". Non solo questa volta, sempre.
Mandiamo a casa, o premiamo, chi ci ha governati... valutando liberamente sulla base del loro operato. Non ci facciamo "intortare" dalle nuove promesse da paese dei balocchi.
McSac



IL VOTO FIDUCIOSO E QUELLO PUNITIVO
di GIOVANNI SARTORI

dal Corriere della sera (23 marzo 2006)

Queste elezioni del 9-10 aprile proprio non mi piacciono. Per niente e in niente. Se ne scrivessi, direi male di tutti. Perciò lascio perdere. Il che non mi vieta di inquadrarle e di metterle in prospettiva.
In passato esistevano veri leader. Un vero leader crede nei suoi ideali, combatte le sue battaglie elettorali con la sua testa, e non è disposto a qualsiasi bassezza pur di vincere. Invece in questa elezione trionfano più che mai i guru, i sondaggi e i colpi bassi. E i candidati sono finti nel senso che i loro discorsi sono scritti da altri, da specialisti in discorsi, e che quel che debbono dire o non dire è stabilito dai loro maghi e sondaggisti. Il momento della verità dovrebbe essere quello dell'incontro alla pari, in televisione, dei candidati massimi. Ma anche questo momento della verità non riesce a rivelare più di tanto. I contendenti si fanno allenare dai rispettivi «consigliori» e vengono più che altro imbottiti di punch lines, di battute a effetto; così il loro problema, al dibattito, è di ricordare al momento giusto la battuta prefabbricata da recitare.
In materia di duelli televisivi
America docet; e la dottrina americana è che in ultima analisi vince il candidato che ispira più «fiducia». Beninteso fiducia visibile, fiducia telegenica. Ma se è così, allora ci dobbiamo davvero spaventare. Perché i grandi imbroglioni sono tali proprio perché ispirano fiducia. Se non ispirassero fiducia sarebbero soltanto dei pataccari, dei furfantelli di poco conto. Ma se la fiducia è un'apparenza infida, allora di cosa ci possiamo fidare?
Come si dovrebbe sapere, esistono due tipi di comportamento elettorale: il voto retrospettivo e cioè sul consuntivo di quel che un governo ha fatto; e il voto, che dirò per simmetria proiettivo, di chi invece si regola sul preventivo, sui programmi e sulle promesse elettorali. Ma in queste elezioni il frastuono dei media raccomanda ossessivamente il voto sul programma. Il voto retrospettivo sui fatti, malfatti o non fatti del governo uscente viene dichiarato sterile e ridicolizzato come voto «dietrologico»: il che lascia il nostro povero elettore in balia delle sue facoltà divinatorie. Davvero povero elettore.
Per carità, ognuno è libero di votare con i criteri che vuole. Ma allora va anche lasciato libero di votare per premiare o, viceversa, punire chi ci ha governato. Chiedevo sopra come ci possiamo salvare dall'imbroglione che ispira fiducia. La risposta è di non badare alle sue promesse e di giudicarlo sul suo operato. E, a dispetto dei «programmisti », io mi regolerò così.
Mettiamo, per illustrare, che io sia un buon cittadino (che pertanto si sente in dovere di votare) «indeciso». Se leggo il programmone di quasi trecento pagine prodotto dal pensatoio prodiano temo che non mi sentirei di sottoscriverlo. Quel programmone è — come era previsto e prevedibile — un indigeribile pasticcio cucinato da troppi cuochi (undici, per l'esattezza). Ma fortuna vuole — per Prodi — che io non creda molto ai programmi. Non perché siano necessariamente disonesti. Però sono sempre gonfiati; e oggi sappiamo anche per certo che chi eredita il governo eredita un immenso debito (in prossimità del 110% del nostro Pil) e casse vuote, vuotissime. Il che mi riporta — per indurmi a votare — allo sputacchiatissimo voto punitivo. Che non sottintende che io rinunzi a sperare. Sottintende però che io debba intanto punire e rimandare a casa chi ci ha così bene disastrati da ultimo. Almeno questo.

Anonimo ha detto...

primo: prodi non ha nessun passato nebuloso all'iri, documentati meglio.
secondo: di scatti berlusconi ne ha fatti più di uno, dov'eri in questi cinque anni?
terzo: impara a cercartela da solo la verità anzichè leggere le recensioni di altri.
gli ignavi come te dante li metteva nel limbo, costretti a rincorrere in eterno una bandiera pungolati dalle api, perchè neanche dell'inferno erano degni.

Anonimo ha detto...

Caro "anonimo", dai dell'ignavo al prossimo e neanche ti firmi. Non mi sembra una prova di grande coerenza, non trovi?
Tu che invece ignavo non sei, dove ti vorresti collocare? All'inferno o in Paradiso?
Sei abituato sempre a rivolgerti con questa supponenza nei confronti delle altre persone?
E lo fai sempre rimanendo anonimo? Spero di no, per te.

Anonimo ha detto...

perchè 'mcsac' sarebbe una firma?... allora diciamo che sono 'mcsoc', va bene? e poi a te che cazzo te ne frega? mica ce l'avevo con te.
firmato, l'anonimo

Anonimo ha detto...

Ciao "mcsoc", finalmente hai un nome! Ma perché se sei "mcsoc" non ti firmi in questo modo ma continui a usare la forma anonima?

Mi chiedi, con ironia, se mcsac è una firma... beh, se tu avessi fatto un minimo (ma proprio un minimo) di attenzione, avresti scoperto che la scritta "mcsac" si può cliccare e... voilà, forse, ma dico forse, viene fuori qualcosa... forse anche nome e cognome (può bastare, o vuoi anche la fotocopia della carta d'identità?). Tu invece, "mcsoc", chi sei? Perché continui a nasconderti nell'anonimato?
Di cosa hai paura?
Si può parlare e discutere con te o bisogna usare la clava?
Resto in attesa...

Anonimo ha detto...

guarda che non è mica una chat... fossi una figa almeno, invece sei sacchelli, neoacquisto della padania.. giornaluncolo che quanto a saccenteria e clavi non lascia certo a desiderare!

Anonimo ha detto...

Oh, che bravo "mcsoc", novello investigatore segreto, lo 007 de' NOARTRI! Che bravo che sei, hai usato i tuoi potenti mezzi per scoprire chi sono dopo che mi sono firmato con nome e cognome?
Parli di me commentando il giornale per cui scrivo, il tuo invece qual è, Topolino?
Quando hai voglia di parlare seriamente, io sono qua. Sempre disponibile. Purché si parli e non si blateri. Io aspetto.
A proposito, lo leggi il mio giornaluncolo o lo consulti solo su internet per non sporcare le tue manine d'oro?

Anonimo ha detto...

a parte che si dice 'noantri', la prossima volta usa il dialetto toscano, o padano se te lo sei imparato; poi io non scrivo su nessun giornale, magari scrivessi su topolino, sarei ricco... ed è comunque molto più corretto e informativo della padania!
piuttosto, com'è il nostro 'claps' non si fa vivo? non crederà ai suoi occhi a leggere tanti commenti visto che è un blog che, a parte noi due, non si fila nessuno...

Anonimo ha detto...

Mcsoc, per una volta sono d'accordo con te ;-) Questo blog è scandaloso... non viene mai aggiornato!