martedì, ottobre 11, 2005

La parabola del buon "sterminatore"

Niente violenza e sesso. Il nuovo diktat del governatore della California è chiaro, tanto da essere finito in una legge. Come i film osé, anche i videogiochi osé dovranno essere rigorosamente vietati ai minori di 18 anni.

Una polemica che va avanti da molto tempo, riaperta la scorsa primavera dopo che in Rete circolavano patch per modificare il videogame Grand Thet Auto: San Andreas trasformando di fatto i personaggi in porno-attori. Lo stesso gioco, nella versione originale, comunque risulterebbe troppo cruento per un minorenne. Così come Mafia e via dicendo. La nuova legge impone di apporre il bollino rosso su almeno una trentina di titoli attualmente in circolazione.

Arnold Scharzenegger accoglie così i reclami di numerose associazioni di consumatori statunitensi schierandosi contro la potente industria dei videogame (7 miliardi di dollari di fatturato nell’ultimo anno negli Usa) che ha già annunciando che si appellerà al primo emendamento che sancisce la libertà di espressione. Ma a quanto pare il governatore “Eraser” non ne vuole sapere e va avanti per la sua strada. Una guerra che si combatte proprio nella ricca California dove la lobby dei videogame concentra la fetta più grande del suo business.

A conti fatti Terminator l’ha spuntata, come al solito. Ma non è escluso che qualcuno stia pensando a girare un secondo episodio.

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