mercoledì, gennaio 04, 2006
Inizia la Grande Guerra della Net Economy
I film americani ci hanno abituati al colpo di scena finale. Questa volta non sappiamo chi affonderà nel Titanic e chi riuscirà a salire sulla scialuppa. Quel che è certo è che cominciata la Grande Guerra della Net Economy. Del resto, avvisaglie di una resa dei conti c'erano già state con il caso Aol. Il primo provider degli Stati Uniti, lungamente corteggiato da Microsoft e Google, alla fine ha scelto quest'ultimo per proseguire, insieme, la sua avventura nella net economy. L'obiettivo? Contrastare Microsoft.
Persa la prima battaglia, Microsoft ci riprova e punta dritto su Yahoo!, il secondo motore di ricerca della Rete. Secondo il rumor pubblicato sul Los Angeles Times (non certo da un anonimo blog come invece capita spesso di questi tempi) Bill Gates avrebbe momentaneamente messo da parte il suo spirito filantropico pur di rientrare nella partita mettendo sul piatto 80 miliardi di dollari per Yahoo! L'obiettivo? Contrastare Google.
In sostanza, i due grandi big si sono dati sinora colpi di spada senza mai scontrarsi frontalmente. Ma, probabilmente, per un testa a testa non dovremo aspettare ancora tanto. L'attacco è la miglior difesa e Google, che in questo momento detta legge in Rete, ha intenzione di scardinare il mercato dei desktop, la cassaforte di Microsoft.
Già da domani (ma potremo aspettare fino a domenica) Larry Page e Sergei Brin, gli studenti più famosi del mondo, potrebbero annunciare il lancio di uno speciale pc da 200 dollari. Lo staff di Google avrebbe sviluppato un sistema operativo nuovo, interamente basato su Linux, con cui far girare i nuovi computer che, in base alle indiscrezioni pubblicate ancora dal Los Angeles Times, saranno delle macchine perfette per andare su Internet, ascoltare musica e guardare video in Rete. Compatibili con tutti i dispositivi, i nuovi pc, interoperabili, saranno distribuiti dalla più grande distributore al mondo, la catena Wal-Mart.
Insomma, Google, (che negli scorsi mesi ha anche stretto un'alleanza con Sun Microsystems appoggiando quindi OpenOffice contro il pacchetto per ufficio proprietario di Microsoft) avrebbe preparato a lungo l'attacco più importante della sua breve storia. E i primi colpi potrebbero arrivare fra poche ore. Noi, web-spettatori, abbiamo già pagato il biglietto.
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